CONFESSIONI SETTIMANA SANTA 2025
Carissimi parrocchiani di Corte Franca, carissimi genitori dei ragazzi che frequentano il cammino della Iniziazione Cristiana e carissimi tutti che venite raggiunti da queste parole, pace a voi!
Vi scrivo questa lettera per provare a “riscaldare il cuore” con dei sentimenti che profumano di Vangelo.Che cosa possiamo fare perché questo tempo salutare della Quaresima e della Pasqua non passino inutilmente, perché illuminino profondamente nel nostro cuore orizzonti di senso?
Accostiamoci alla Parola di Dio.
2 Timoteo 3,16 recita: "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per rimproverare, per correggere, per educare nella giustizia." Paolo sottolinea che la Scrittura è fondamentale per la formazione spirituale e morale dei credenti. È utile per insegnare la verità, correggere gli errori, rimproverare ciò che è sbagliato e guidare nella giustizia. Molto spesso, purtroppo, il nostro ascolto della Parola di Dio è selettivo: scegliamo ciò che ci piace e ciò che collima con la nostra visione del mondo. In verità, è proprio il contrario che dovrebbe accadere! È la parola di Dio che ha il diritto di plasmare i nostri pensieri, orientare i nostri progetti, avvicinare e ricucire odi e divisioni, fare emergere le nostre grettezze e gli egoismi, convertire le nostre azioni. Solo un ascolto nello Spirito, paziente e libero da pregiudizi, permette alla Parola di operare miracoli nella nostra vita.
Viviamo la speranza.
Il Giubileo che stiamo celebrando ci invita a rinnovare la speranza. La speranza non è quella che “tutto vada bene”, che “tutto proceda per come ce lo siamo immaginato”, ma è l'aprirci ad una dimensione più grande, divina. La speranza è molto diversa dall'ottimismo. L'ottimismo prevede che, attraverso la nostra volontà, ciascuno di noi possa riuscire a pensare positivamente ed essere felice. La speranza, a differenza del pensiero positivo, non evita invece la negatività della vita. La speranza è la capacità di ognuno di noi di lavorare per qualcosa di grande perché è giusto farlo, non perché quel qualcosa avrà un successo garantito. La speranza è la certezza che qualcosa ha senso, indipendentemente dal suo risultato. La speranza può portarci ad un impegno che non avrà mai fine e che, fondamentalmente, àncora la propria certezza nel cuore stesso di Dio. È per Lui che tutto ha senso, ed è grazie a Lui che possiamo continuare a sperare, anche in mezzo ad ogni fallimento e delusione.
Apriamoci alla carità
Nel bellissimo capitolo 25 di Matteo leggiamo che ogni volta che una persona ha avuto fame, ha avuto sete, era nuda, forestiera, malata o carcerata e noi abbiamo fatto qualcosa per lei, in fondo abbiamo servito direttamente il Signore Gesù. Non c'è un autentico amore di Dio che non si declini nell'amore per i fratelli. Durante questa Quaresima abbiamo diverse occasioni di carità: attraverso il gesto semplice della cassettina quaresimale possiamo pensare ai fratelli che vivono in missione. Attraverso la raccolta viveri, proposta il 5 e 6 Aprile, possiamo condividere qualcosa di quello che abbiamo con le famiglie della nostra comunità. Saremo poi invitati, nel periodo pasquale, in particolare il 26 e 27 Aprile, ad una raccolta straordinaria per i carcerati. Se per le missioni o per i poveri possiamo avere un atteggiamento di compassione, forse è più difficile averlo nei confronti dei carcerati. Eppure, se ci pensiamo, ciascuno di noi può sbagliare! E la carità non lascia indietro nessuno. Questi nostri fratelli devono sempre trovare aperta la porta della speranza, anche in mezzo ai loro fallimenti più o meno drammatici. Con il piccolo gesto della raccolta di prodotti per l'igiene personale e di indumenti come felpe e pigiami, vogliamo portare speranza anche in mezzo al carcere, attraverso il gruppo Volca.
Il Signore ci doni un ascolto della Parola che sa trasformare, una speranza che sa rialzare, una carità che arde! Buona Quaresima e buona Pasqua!
Don Francesco